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Pianeta Padel, intervista a Silvia Pozzi

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Il Padel, come la vita, è una questione di tempi. Se arrivi puntuale sulla palla, puoi effettuare il tuo miglior colpo, ma se sei in ritardo tutti i tuoi sogni si fermeranno

Con questa frase, contenuta nel suo libro sul padel “Pianeta Padel” pubblicato nel 2020, Silvia Pozzi rappresenta la sua visione dello Sport e del Padel più nello specifico.

Intervista a Silvia Pozzi

In questa breve intervista Silvia ci ha raccontato la sua storia lavorativa e sportiva, i suoi inizi, i suoi obiettivi e come è nato il libro sul padel  “Pianeta Padel” scritto proprio durante il periodo della pandemia.

silvia-pozzi-pianeta-padelEx giocatrice di Tennis, attualmente allenatrice nazionale di Padel, raccontaci la tua storia:

“Gioco a Tennis dall’età di 5 anni e lo sport ha sempre fatto parte della mia vita. Le attività lavorative sono state diverse e ogni volta raggiungere un traguardo era solo il punto di partenza per scoprirne altre.

Negli anni ‘90 ho iniziato a lavorare in una casa editrice, mi occupavo del telemarketing e delle fiere. Quest’ultime mi hanno permesso di girare l’Italia e di conoscere tantissime persone.

In pochi anni sono diventata l’assistente del direttore commerciale formando e seguendo una filiale con 10-12 persone. A seguito di problemi personali, ho cominciato a lavorare per l’attività familiare, specializzata nel recupero di ferro e metalli. Un altro mondo che mi ha permesso di conoscere tutta la parte amministrativa, burocratica e finanziaria di una società.

Dopo 5 anni, ho preso in gestione un asilo nido convenzionato con il comune di Roma con 130 bambini, le loro famiglie e quelle delle mie 40 dipendenti. Durante questa attività mi sono specializzata nel giornalismo, in web design e ottenuto un master EMBA alla Luiss.

Lo sport è sempre stato parte integrante della mia vita e quando ho conosciuto il Padel ho deciso di intraprendere il percorso per diventare maestra; in contemporanea, nel 2019 ho ampliato le mie conoscenze con un Master all’università Bocconi su Sport, Marketing & Sponsorship, con la specifica sulle competenze per diventare un manager sportivo di successo e nel 2020 ho superato l’esame da maestra nazionale.”

Come ti sei appassionata al Padel?

“Tramite una mia amica ex tennista, Silvia Schiavetti, che mi propose questo sport sapendo che mi sarebbe piaciuto. Grazie a lei ho conosciuto Martina Lombardi (all’epoca la numero 1 d’Italia) con la quale ho iniziato a giocare seriamente e a conoscerlo sempre più.”

Quindi ora sei in Italia e ti dedichi al Padel al 100% ?

“In realtà attualmente vivo a Madrid e lavoro nel Club Deportivo di Padel all’Università San Francisco de Vittoria.

Da quando sono diventata Maestra Nazionale di Padel, ho scelto di non giocare i tornei in Italia, ad eccezione delle serie nazionali, ed è stata una continua crescita.

Arrivando in Spagna e vedendo le differenze tra i due paesi, oltre ad insegnare ho ricominciato a giocare tornei e liga sportive.

Attualmente ho giocato la Liga Veterani 2° categoria e da settembre  giocherò in 1° categoria con il Pozuelo Padel Club.

Tra qualche giorno sarò in Italia e sono felice, perché quando rientro, ho la possibilità di poter fare delle clinic nella mia regione. Il 6/7 di Agosto sarò a Rieti al club Asso Padel.

Parliamo del libro, Pianeta Padel, come nasce e perché ?

“Durante la pandemia mi scrivevo con i miei allievi, che mi chiedevano consigli su cosa fare e come potersi esercitare. Inviando a loro le risposte è nata l’idea di ottimizzare il tempo, e ho iniziato a scrivere il mio sapere.

Così è nato il libro sul padel Pianeta Padel , un sogno che si è realizzato e che comunque sarebbe da aggiornare quotidianamente. Penso che il confronto tra colleghi e giocatori sia fondamentale. E’ uno strumento utile per chi vuole conoscere questo sport e provarlo, ma anche per chi lo pratica e vuole migliorare il proprio gioco.

Vengono illustrati gli aspetti tecnici dei colpi, le caratteristiche del campo, della struttura e le regole per giocare.”

Vista l’esperienza vissuta sia in Italia che in Spagna, quali differenze noti nell’approccio a questo sport ?

“Qui in Spagna insegno dai bambini di 5 anni agli adulti di 80, una formazione quotidiana, grazie ai maestri ed ex giocatori che stanno nel settore da oltre 30 anni e che ho la fortuna di affiancare.

 La cosa che mi ha sorpreso rispetto all’Italia è che qui una lezione singola o doppia viene considerata “particolare”, perché in campo ne hai minimo 3, per arrivare anche a 6/8. 

La facilità con cui si gestisce e si organizza il lavoro, la disponibilità nel giocare tutti con tutti, indipendentemente dall’età, livello o sesso, insomma una realtà totalmente differente, ma che sicuramente tra qualche anno arriverà anche in Italia. 

Già ora, ho visto che molti circoli hanno inserito la scuola padel per i bambini e i corsi per gli adulti, stanno nascendo le prime accademie, sono contenta della crescita esponenziale che il Padel sta avendo in Italia e sono convinta che con la collaborazione e condivisione del nostro sapere, migliorerà sempre più.”

Quali sono, per un giocatore alle prime armi, le maggiori difficoltà che si incontrano giocando a padel ?

“Variano a seconda del livello del giocatore e dagli sport praticati in precedenza. Sicuramente la traiettoria delle pareti, la difficoltà nell’apprenderle e, in progressione, il variare della velocità della palla.

La coordinazione nei movimenti e la tecnica dei colpi.”

Quali sono le migliori qualità che deve avere un maestro di padel ?

“Non smettere di porsi delle domande, sullo sport, sull’allievo, sulla formazione e sulla programmazione: l’empatia è fondamentale per rapportarsi con gli altri.

E poi sicuramente deve essere ben organizzato, in campo e fuori.”

Domanda d’obbligo,  giocatore / giocatrice preferiti ?

“Ho un debole per i mancini perché ritengo che abbiamo una marcia in più.

A livello internazionale Paula Josemaria e Pablo Lima, a livello italiano seguo la continua crescita e sono contenta di vederli  giocare il prossimo mese ai Campionati Italiani.”

3 regole spot per chi inizia ?

“Tanta pazienza, divertirsi riconoscendo i punti di forza e debolezza nostri e del nostro compagno e tanta concentrazione!!!”

Quali sono i tuoi obiettivi?

“Sono una persona che vuole esprimere al meglio le proprie potenzialità, le capacità di adattamento, approfondendo le proprie conoscenze.

Sicuramente ora continuo a vivermi questa esperienza spagnola, che mi sta formando a livello professionale e personale.

Il prossimo obiettivo è legato al padel, Italia? Spagna? Molti progetti nel cassetto e sicuramente vi terrò aggiornati su quel che sarà… 😀

Grazie Silvia per la tua disponibilità, auguri per il tuo libro e per la tua vita professionale

“Grazie a voi per l’opportunità, e buon padel a tutti!!!”

 

 

 

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